Il guerriero
I vichinghi oltre ad essere per lo più contadini e abili navigatori erano anche potenti guerrieri. I ragazzi venivano istruiti all’uso delle armi fin dalla più giovane età. Secondo alcune fonti e leggende anche le donne potevano combattere ed erano addestrate a farlo, queste guerriere erano chiamate “Fanciulle dello scudo”. Si pensa che le Valkirie, le guerriere che scendevano dal Valhalla sui campi di battaglia a raccogliere gli spiriti dei caduti per portarli nelle sale di Odino, fossero la rappresentazione mitologica delle fanciulle dello scudo.
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Armi
I Vichinghi possedevano un settore armieristico particolarmente sviluppato.
L’ascia era in assoluto l’arma più comune per i guerrieri vichinghi. Le teste d’ascia erano fatta in ferro battuto con filo d’acciaio, questo le rendeva meno costose delle spade, le più grandi rinvenute misuravano sui 45 cm. Restarono per tutti il periodo vichingo le armi standard prodotte dai fabbri. Queste armi erano robuste e potevano essere lanciate o maneggiate con forza nel combattimento corpo a corpo. La lancia era una delle armi più comuni tra i guerrieri vichinghi per via del basso costo e della semplicità di costruzione. Le lance erano formate da aste in legno lunghe dai 2 ai 3 metri sulle quali venivano montate punte in metallo, che misuravano tra i 20 e i 60 cm. Questo tipo di arma poteva essere usata nel corpo a corpo, impugnata con una mano sola, o lanciata per attacchi a distanza. La spada vichinga veniva impugnata con una mano sola in modo da poterla accoppiare in battaglia con lo scudo. La lama misurava dai 60 agli 80 cm, era a doppio taglio ed era composta da numerosi strati d’acciaio con alto e basso livello di carbonio, che fornivano resistenza e flessibilità. Il fodero era in legno e veniva rivestito di pelle. La spada era simbolo di ricchezza in quanto costosa e difficile da costruire, per questa ragione si pensa che l’arma passasse di generazione in generazione acquistando valore. Le spade più vecchie venivano considerate superiori perché erano state temprate dal sangue e secondo le credenze potevano aver acquisito poteri magici. Gli archi vichinghi erano fatti di frassino, olmo o tasso, venivano utilizzati sia in battaglia sia per la caccia. Le punte delle frecce erano di ferro, di varie forme e dimensioni. Secondo le usanze, a tutti i norreni liberi veniva richiesto di possedere armi, così come era permesso al tempo di trasportarle. |
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Armatura
Come armatura i Vichinghi utilizzavano camice di cuoio imbottite, a volte ricoperte da borchie di ferro, sopra le quali chi se lo poteva permettere economicamente indossava pesanti cotte di maglia di ferro. Spesso sopra le camicie imbottite venivano indossate pesanti pellicce.
Gli elmi erano di ferro: in alcuni casi venivano modellati da un pezzo unico forgiato a forma di scodella o di cono, ma più comunemente erano formati da pezzi separati rivettati intorno ad un cerchio il quale era modellato intorno al cranio e alle cuciture dell'imbottitura e reso flessibile da congiunzioni in cuoio. Un paranaso, anch'esso in ferro o in cuoio, era sempre presente per proteggere la faccia, i più ricchi potevano permettersi un’elaborata maschera protettiva intorno agli occhi o lungo le guance. Gli scudi erano rotondi e in legno, al centro di essi per la protezione dell’impugnatura era posto un umbone metallico, spesso anche altre parti dello scudo erano ricoperte con borchiature ferree. Tradizionalmente venivano costruiti da vari strati di legno leggero e maneggevole, come il tiglio o il pioppo. Gli scudi rotondi sembrano aver avuto dimensioni variabili tra i 45 ed i 120 centimetri di diametro, il più piccolo misurava dai 75 ai 90cm ed era di gran lunga il più usato. Gli scudi vichinghi erano spesso usati in formazione. Il muro di scudi, o Skjaldborg, era una formazione in cui i guerrieri creavano una linea ininterrotta di scudi, veniva usata in caso di difesa. Un'altra importante tattica era la svinfylking, o schieramento a testa di cinghiale, in cui i guerrieri formavano un cuneo tentando di rompere le linee nemiche. L’elmo dalle lunghe corna animali era per lo più un oggetto rituale e decorativo indossato dai grandi re o dai potenti capi clan e non veniva mai utilizzato in battaglia in quanto il suo peso eccessivo e mal distribuito e la sua mancanza di funzionalità offensiva o difensiva lo rendeva un elemento inutile e ingombrante. |
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Morire in battaglia
I guerrieri che fossero morti coraggiosamente in battaglia sarebbero stati condotti dalle Valkirie nel Valhalla, dove avrebbero combattuto fianco a fianco con Odino, avrebbero partecipato a grandi banchetti bevendo e mangiando, festeggiando per l’eternità. Quando un vichingo ricco e potente moriva, il suo corpo veniva bruciato su una nave con tutti i suoi averi o tumulato in una grande camera sotterranea: in entrambi i casi, animali, schiavi e, in alcuni casi anche la moglie (in questo caso si trattava di un gesto volontario) venivano sacrificati per andare con lui nell’aldilà.
Si trattava, probabilmente, di un retaggio del passato, dal momento che alcuni ritrovamenti fanno pensare che, in un'epoca molto antica, presso alcuni clan si praticassero ampiamente rituali che includevano anche grandi sacrifici umani. |