Dal punto di vista religioso, i Vichinghi furono uno dei popoli europei che mantennero più a lungo gli antichi culti pagani. Il loro pantheon era formato da molti dei e dee, ciascuno rappresentante un determinato aspetto della realtà che questo popolo viveva quotidianamente. Alla fine anche gli Scandinavi finirono per convertirsi al Cristianesimo, ma, per la profondità della loro visione religiosa, ciò avvenne molto più lentamente e in un modo diverso rispetto ad altri popoli. Per la mancanza di una chiesa centrale Scandinava e di testi di riferimento ampi e per il fortissimo legame con l’antica religione in Scandinavia il cristianesimo risulterà avere una religiosità molto personale e variegata, con forti varianti tra un'area e l'altra e gradi di evoluzione nel tempo diversi a seconda delle zone.
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"Il Fato delle Norne aspetta tutti noi, |
La Cosmologia
Secondo la cosmologia norrena il frassino Yggdrasill sorregge con i suoi rami i nove mondi, nati dal sacrificio di Ymir, il primo gigante di ghiaccio. Questi mondi sono: Asaheimir, mondo degli Aesir (gli Dei) luogo dove sorge il Valhalla, Alfheimr, mondo degli elfi, Midgard, mondo degli uomini, Jotunheimr, mondo dei giganti, Vanaheimr, mondo dei Vanir (divinità inferiori), Niflheimr, mondo del gelo (o della nebbia), Muspellsheimr, mondo del fuoco, Svartafaheimr, mondo degli elfi oscuri e dei nani ed Hel, mondo dei morti. Questi nove mondi costituiscono l'intero universo. Immenso, Yggdrasill sprofonda sin nel regno infero, mentre i suoi rami sostengono l'intera volta celeste. L’albero della vita poggia su tre radici: una, va verso il cielo degli Dèi (Æsir) ovvero verso Asaheimr dove, nei pressi della fonte detta di Urdr si trovano le tre Norne; un'altra verso lo Jotunheimar dove vivono i giganti (Jötunn); la terza radice raggiunge il Niflheimr dove la vacca Audhumla nutre con il suo latte il gigante Ymir, l'Uomo Primordiale. Da quest'ultima radice nasce la fonte detta Hvergelmir (Pozzo risonante), da cui si dipartono tutti i fiumi del mondo. Alle radici di Yggdrasill vi sono altre due fonti: quella Mimir, situata nel mondo dei giganti, cela la sapienza e dove, per potervi bere, Odino dovette cedere uno dei suoi occhi che da allora è conservato nella fonte stessa; la seconda fonte è quella di Urdr (Fonte del Destino), situata nel mondo degli Aesir e da dove le tre Norne, tessono il Destino di tutti e attingono argilla bianca e acqua fresca con cui cospargono il tronco di Yggdrasill, per impedire che si secchi e muoia. L'albero Yggdrasill è il luogo dell'assemblea quotidiana degli Dèi che vi giungono cavalcando il ponte di Bifrost (l'Arcobaleno), vigilato dal dio Heimdallr.
L'albero è attorniato da diversi animali, che lo proteggono, che ne traggono vita, o che lo minacciano. Sulla sommità sta un'aquila, e posato tra i suoi occhi, un falco di nome Vedrfolnir. Quattro cervi balzano tra i rami, mangiandone le foglie: Dáinn, Dvalinn, Duneyrr, Duraþrór. Le radici di Yggdrasill sono tormentate da diverse serpi, e tra queste vi è Nidhoggr, che costantemente si scambia male parole con l'aquila che sta sul vertice dell'albero. Emissario tra i due animali è un velocissimo scoiattolo, di nome Ratatoskr. Sulla cima di Yggdrasill sta altresì Vidopnir, gallo dorato il cui canto annuncerà il Ragnarok, la fine del mondo.
L'albero è attorniato da diversi animali, che lo proteggono, che ne traggono vita, o che lo minacciano. Sulla sommità sta un'aquila, e posato tra i suoi occhi, un falco di nome Vedrfolnir. Quattro cervi balzano tra i rami, mangiandone le foglie: Dáinn, Dvalinn, Duneyrr, Duraþrór. Le radici di Yggdrasill sono tormentate da diverse serpi, e tra queste vi è Nidhoggr, che costantemente si scambia male parole con l'aquila che sta sul vertice dell'albero. Emissario tra i due animali è un velocissimo scoiattolo, di nome Ratatoskr. Sulla cima di Yggdrasill sta altresì Vidopnir, gallo dorato il cui canto annuncerà il Ragnarok, la fine del mondo.
Gli Dei
Nella mitologia norrena gli Aesir sono gli Dei, la loro patria è Asaheimr, il regno degli Aesir, la capitale è Asgard, il recinto degli Aesir.
Le principali divinità maschili che vivono ad Asgard sono:
Odino padre e signore degli dei e padre dei morti gloriosi, Thor dio del Tuono, Baldr dio della speranza, Njord dio del mare, Freyr dio della bellezza e della fecondità, Tyr dio della guerra, Loki dio dell’astuzia e del caos, Vidarr dio della vendetta e Heimdallr dio guardiano del Bifrost.
Le principali divinità femminili invece sono:
Frigg signora degli Dei e del cielo, Freja dea dell’amore, della fertilità e della seduzione, Eir dea della guarigione, Gefjun dea dell’agricoltura, Var de dei giuramenti, Vor dea della saggezza femminile, Syn dea guardiana delle soglie e Hlin dea della protezione e della consolazioni per gli uomini.
Le principali divinità maschili che vivono ad Asgard sono:
Odino padre e signore degli dei e padre dei morti gloriosi, Thor dio del Tuono, Baldr dio della speranza, Njord dio del mare, Freyr dio della bellezza e della fecondità, Tyr dio della guerra, Loki dio dell’astuzia e del caos, Vidarr dio della vendetta e Heimdallr dio guardiano del Bifrost.
Le principali divinità femminili invece sono:
Frigg signora degli Dei e del cielo, Freja dea dell’amore, della fertilità e della seduzione, Eir dea della guarigione, Gefjun dea dell’agricoltura, Var de dei giuramenti, Vor dea della saggezza femminile, Syn dea guardiana delle soglie e Hlin dea della protezione e della consolazioni per gli uomini.
Il Ragnarok
Il Ragnarok è la battaglia finale tra le potenze della luce e dell’ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito al quale il mondo verrà distrutto e poi rigenerato.
Il Ragnarok verrà preceduto da un inverno terribile della durata di tre anni, in seguito al quale avverrà lo sfascio dei legami sociali e familiari, in un vortice di sangue e violenza al di là di ogni legge e regola. Spariranno quindi Sol (il sole) e Mani (la luna): i due lupi (Skoll e Hati) che, nel corso del tempo, perennemente inseguivano i due astri finalmente li raggiungeranno, divorandoli, privando il mondo della luce naturale e anche le stelle si spegneranno. Yggdasill si scuoterò e tutti i confini saranno sciolti: alluvioni, terremoti e catastrofi naturali si riverseranno ovunque. Le creature del caos attaccheranno il mondo: Fenrir il grande lupo verrà liberato dalla sua catena, mentre il Midgargsormr emergerà dalle profondità delle acque. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia. Al timone ci sarà il dio Loki. I giganti di fuoco cavalcheranno su Bifrost, il ponte arcobaleno, facendolo crollare e il dio Heimdallr, il guardiano, soffierà nel suo corno per chiamare Odino e tutti gli Dei e i guerrieri del Valhalla alla guerra finale. Nella grande battaglia ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino, che quindi sarà vendicato da suo figlio. L'ultimo duello sarà tra Heimdallr e Loki, che si uccideranno a vicenda, quindi il gigante del fuoco Surtr, darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante. Di seguito, dalle ceneri, il mondo risorgerà. I figli di Odino, e i figli di Thor, erediteranno i poteri dei padri. Baldr, il dio della speranza e Hodr suo fratello, torneranno dal regno della morte. La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria.
Il Ragnarok verrà preceduto da un inverno terribile della durata di tre anni, in seguito al quale avverrà lo sfascio dei legami sociali e familiari, in un vortice di sangue e violenza al di là di ogni legge e regola. Spariranno quindi Sol (il sole) e Mani (la luna): i due lupi (Skoll e Hati) che, nel corso del tempo, perennemente inseguivano i due astri finalmente li raggiungeranno, divorandoli, privando il mondo della luce naturale e anche le stelle si spegneranno. Yggdasill si scuoterò e tutti i confini saranno sciolti: alluvioni, terremoti e catastrofi naturali si riverseranno ovunque. Le creature del caos attaccheranno il mondo: Fenrir il grande lupo verrà liberato dalla sua catena, mentre il Midgargsormr emergerà dalle profondità delle acque. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia. Al timone ci sarà il dio Loki. I giganti di fuoco cavalcheranno su Bifrost, il ponte arcobaleno, facendolo crollare e il dio Heimdallr, il guardiano, soffierà nel suo corno per chiamare Odino e tutti gli Dei e i guerrieri del Valhalla alla guerra finale. Nella grande battaglia ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino, che quindi sarà vendicato da suo figlio. L'ultimo duello sarà tra Heimdallr e Loki, che si uccideranno a vicenda, quindi il gigante del fuoco Surtr, darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante. Di seguito, dalle ceneri, il mondo risorgerà. I figli di Odino, e i figli di Thor, erediteranno i poteri dei padri. Baldr, il dio della speranza e Hodr suo fratello, torneranno dal regno della morte. La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria.